Non sono rare le immagini promozionali di persone festanti e giulive che si nutrono di alimenti senza lattosio. Ma perché tanta felicità?!……

C'è la cattiva abitudine di associare il "senza" lattosio come fosse la scelta migliore la più salutare e così, alimenti privi di lattosio, vengono regolarmente acquistati anche da consumatori senza problemi di intolleranza; ma  questa scelta è davvero sempre favorevole?

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Per chi non lo sapesse, il lattosio è uno zucchero complesso, per l’esattezza un disaccaride,  formato da due zuccheri semplici (monosaccaridi) glucosio e galattosio, esso è presente soltanto nel latte dei mammiferi nella sua forma complessa e, per essere utilizzato come apporto nutrizionale, è necessario che le due molecole che lo compongono siano separate, e ciò può avvenire solo grazie ad un enzima chiamato “lattasi” che si trova nell’intestino.

Chi è intollerante è perché ha bassi livelli di lattasi e così il lattosio non viene digerito, cioè non scomposto in molecole più semplici, dando luogo a fastidi più o meno seri, come gonfiori, dolori addominali, colite, dissenteria.

Per ottenere il latte e derivati  delattosati, l’industria non sottrae il lattosio, ma aggiunge l’enzima lattasi che separa la molecola di lattosio in glucosio + galattosio quindi ,non vengono eliminati gli zuccheri e non cambia nulla ai fini della densità energetica e pertanto non è ne più leggero ne meno calorico del latte convenzionale.

Detto ciò,  visto che c’è ancora confusione, facciamo un pò di chiarezza sull’apporto di zucchero dei due tipi di latte e suoi derivati :

se mettiamo  a confronto uno Yogurt delattosato dove industrialmente viene aggiunta della lattasi che, come abbiamo già detto, scinde la molecola del disaccaride in due molecole di  monosaccaride, con uno Yogurt  classico, vedremo  che il prodotto con lattosio contiene circa il 4% di carboidrati=lattosio=zuccheri, mentre il prodotto senza lattosio contiene sempre circa il 4% di carboidrati=zuccheri, però al posto di 4 grammi di lattosio avremo 2 grammi di glucosio+2 grammi di galattosio  e non avremo nessuna differenza.

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Una sostanziale differenza invece, deriva  dall'indice glicemico del latte senza lattosio che è più alto rispetto al latte di mucca ed è quindi sconsigliato a chi soffre di glicemia alta o diabete.

Nell’universo lattiero-caseario comunque, esiste una vasta gamma di prodotti naturalmente a basso contenuto di lattosio come yogurt e latti fermentati in cui i batteri lattici hanno un’azione pre-digestiva, così come formaggi a lunga stagionatura come Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino in cui il processo di stagionatura porta il lattosio a livelli prossimi allo zero, come analogamente accade per il Gorgonzola, grazie alla triplice fermentazione necessaria per la sua produzione.